FAQ2023-05-11T10:50:03+02:00

FAQ

Qui trovi una raccolta delle risposte alle domande più frequenti!

Chi è il titolare del trattamento della privacy in azienda?2023-05-09T15:46:46+02:00
Il Titolare del trattamento è individuato nel vertice dell’azienda, ovvero la società, l’ente, l’associazione o lo studio associato nel loro complesso e, pertanto, corrisponde ad una persona giuridica.
In un’azienda ci possono essere più Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS)?2023-05-09T15:46:52+02:00

La norma vigente (art. 47 D. Lgs 81/08) fissa il numero minimo dei rappresentanti a seconda delle dimensioni aziendali e del settore di appartenenza:

  • 1 RLS per aziende fino a 200 lavoratori
  • 3 per le aziende da 201 a 1000 lavoratori
  • 6 in tutte le altre aziende oltre i 1000 lavoratori

Salvo specifiche previste dai CCNL

Quanti addetti devo formare per il primo soccorso e l’antincendio?2023-05-09T15:47:02+02:00

La normativa vigente (art. 43 comma 2 D.lgs 81/2008) non prevede un numero minimo obbligatorio di addetti al primo soccorso e antincendio.

Il Datore di lavoro deve garantire la presenza sul posto di lavoro di un numero adeguato di addetti al primo soccorso e addetti antincendio ( tenendo conto di turni, ferie, malattie, ecc…) e provvedere affinchè siano formati.

Il numero dei componenti del Nucleo Gestione Emergenze (NGE) dovrà essere calcolato tenendo conto delle dimensioni aziendali e dei rischi specifici presenti.

Quali sono le responsabilità su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro imputabili al datore di lavoro?2023-05-09T15:47:15+02:00

Secondo il D.Lgs 81/2008 art.2 lettera b: «datore di lavoro»: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.

Le sanzioni del Codice Penale, previste per infortuni ai lavoratori e danni cagionati a terzi all’interno del luogo di lavoro colpiscono il soggetto individuale e prevedono pene di tipo detentivo, pecuniario o applicazioni di tipo accessorio (sospensioni, interdizioni e divieti).

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